Terme di Caronte

Ultima modifica 25 maggio 2023

Secondo autorevolissimi scrittori moderni le nostre terme sarebbero da identificarsi con le < Aquae Angae > degl'Itinerari romani. Chi ne fa una trattazione particolareggiata è il Pagano: < ...le sorgenti più considerevoli e celebrate di tutta la Calabria sono le moltissime sorgenti di S. Biagio, le quali erano ascritte per l'addietro a Nicastro.

Nel secolo XI erano dette le acque calde del Nocato o di Nicastro. La tradizione vuole che le acque termali di S. Biagio fossero state scoperte dal fiume Formiti, verso il 1667, e poi a caso trovate verso il 1717 da alcuni pastori. Lo Zanardo le definisce anche sorgenti dei SS. Quaranta, non perché siano formate da quaranta ruscelli ma perché bagnavano la contrada dei Santi Quaranta Martiri.

Le quattro polle d'acqua calda che si uniscono con la corrente del fiume Bagni creano diversi gradi di temperatura e l'ultima, la più calda di tutte ( con una gradazione che arriva sino a 39° ), con caratteristiche termali, ha preso il nome del favoloso Caronte, navicellaio dell'Inferno >.

Leggiamo sugli < Annali Civili del Regno delle Due Sicilie. Fasc. 87, Maggio e Giugno 1847:...parecchie delle nostre acque sono andate perdute coll'andare degli anni, per sprofondamenti tellurici o per le formidabili alluvioni del torrente Bagni. Solo l'acqua di "Caronte" è tuttora intatta e nella quantità e nella qualità e nell'azione terapeutica.

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