Sant'Eufemia Lamezia
Ultima modifica 20 maggio 2020
Sant'Eufemia, piccolo agglomerato rurale sorto dapprima intorno ai ruderi dell'Abbazia Benedettina (già bizantina e poi normanna, distrutta dal terremoto del 1638).
Gli anni Trenta costituirono un periodo di grande e positiva trasformazione socio-economica del Lametino, in virtù dell'intervento avviato con la Bonifica della Piana di Sant'Eufemia Lamezia da parte del governo fascista, coadiuvato dal consenso e dall'iniziativa economica del ceto proprietario.
Uno dei maggiori protagonisti e sostenitori dell'intervento fu Luigi Razza, originario di Vivo Valentia, convinto assertore dell'essenzialità che nella Piana i villaggi nati per ospitare i coloni, talora provenienti da altre parti d'Italia, venissero uniti facendo nascere un nuovo comune.
In effetti, a pochi anni di distanza, con disposizione legislativa dell'8 aprile 1935 (con decorrenza 1° gennaio 1936), nasceva Sant'Eufemia Lamezia, alla cui guida veniva chiamato Francesco Cordaro.
Concepita come uno dei fiori all'occhiello dell'azione governativa fascista, Sant'Eufemia usufruì di risorse finanziarie cospicue e fu posta al centro di interventi riformatori che si espressero con pregevoli opere di architettura rurale