Palazzo Nicotera - Severisio
Il Palazzo Nicotera-Severisio, situato nel centro dell’ex-comune di Nicastro, fu costruito intorno alla metà del XVIII secolo da Domenico Nicotera e successivamente ereditato dalla famiglia Nicotera-Severisio. Nel corso del Novecento, l'edificio fu utilizzato come Tribunale. Negli anni Novanta, i Padri Cappuccini, a cui era stato lasciato in eredità, lo vendettero al Comune di Lamezia Terme.
Questo palazzo è una significativa testimonianza dell'architettura aulica calabrese del Settecento e Ottocento e riflette il gusto dell'aristocrazia nicastrese dell'epoca. A partire dal XVIII secolo, infatti, le famiglie più influenti della città, ispirandosi al rinnovamento edilizio nei grandi centri italiani, si fecero costruire eleganti abitazioni per esibire prestigio e raffinatezza.
Il Palazzo Nicotera si sviluppa su tre livelli e presenta una struttura massiccia e compatta. La facciata principale è dominata da un monumentale portale in pietra con bugne e rosette stilizzate, sovrastato dallo stemma della famiglia Nicotera-Sasso. Al piano superiore, un grande balcone con ringhiera in ferro battuto è sostenuto da preziosi ornamenti.
Attraversando il portale, si accede a un androne d’ingresso con volta affrescata, che conduce a un cortile interno con giardino. Agli inizi del XX secolo, questo cortile confinava con l’Orto dell’ex Convento dei Domenicani.
Una splendida scalinata in marmo, decorata con stucchi a cassettoni sul soffitto e rivestita da grandi lastre di pietra grigia sulle pareti, porta al piano nobile. Questo piano ha parzialmente conservato l’originaria distribuzione degli ambienti interni.
Il primo salone presenta un soffitto interamente ricoperto da un grande dipinto su carta, risalente a fine Ottocento-inizio Novecento. Seguendo l’esempio delle grandi volte affrescate nei principali palazzi italiani contemporanei, l'ignoto autore, probabilmente legato alla “scuola di Cortale” di Andrea Cefaly, raffigurò l’Aurora sul cocchio e una complessa allegoria delle principali invenzioni del secolo, celebrando il progresso e l’avvento dei tempi moderni.
Il recente restauro del palazzo ha permesso di recuperare ulteriori tracce delle decorazioni che abbellivano altre sale del piano nobile.